Rudolf Aebersold è tra i fondatori della proteomica, una disciplina nata a metà degli Anni Novanta che permette di determinare la quantità di proteine presenti in una cellula. Questa branca della ricerca studia le caratteristiche delle proteine e la loro interazione nel metabolismo cellulare nonché la reazione delle cellule ai cambiamenti dell’ambiente circostante, ad esempio per la diagnosi precoce del cancro tramite i biomarcatori nelle proteine.
In una cellula umana avvengono contemporaneamente centinaia di processi biochimici, innescati e realizzati da migliaia di proteine differenti. Aebersold ha rivoluzionato il monitoraggio di questi processi con nuovi metodi di misurazione nel campo della spettrometria di massa.
Il cambiamento di paradigma da lui avviato in materia di misurazione quantitativa e analisi sistemica non ha soltanto modificato la concezione degli organismi e della biologia, ma ha anche influenzato la medicina traslazionale, diventando una pietra miliare della medicina personalizzata.
«Per me e per il mio gruppo di ricerca ricevere il premio nazionale svizzero Marcel Benoist è un grandissimo onore. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale tra ricercatori ma anche del libero scambio di dati, fattori basilari per il successo della proteomica» ha dichiarato Aebersold.
Rudolf Aebersold è nato in Svizzera nel 1954 e ha conseguito il dottorato in biologia cellulare a Basilea nel 1983. Ha svolto attività di ricerca e insegnamento negli Stati Uniti e in Canada, come postdottorando presso il California Institute of Technology, come assistente presso la University of British Columbia di Vancouver e come professore associato presso l’Università del Washington (Seattle). Nel 2020 è stato tra i fondatori del primo istituto al mondo di biologia dei sistemi. Aebersold insegna al Politecnico e all’Università di Zurigo, dal 2004 svolge attività di ricerca presso l’Istituto di biotecnologia e dal 2005 presso l’Istituto di biologia molecolare dei sistemi (IMSB). Aebersold ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui lo Human Proteome Organization Achievement Award (2005), il premio Otto Nägeli (2010), lo European Proteomics Association Pioneer Award (2012) e il Paracelsus Prize of the Swiss Chemical Society (2018). Dal 2020 è professore emerito presso l’IMSB. Fino al 2023 dirigerà il progetto di profilazione dei tumori presso il PF di Zurigo.